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1 Novembre

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La Verna Santuario Francescano
Il santuario della Verna si trova sull'Appennino Toscano. Il monte, ricoperto da una monumentale foresta di faggi e abeti, è visibile da tutto il Casentino e dall'alta Val Tiberina ed ha una forma inconfondibile con la sua vetta (m 1283) tagliata a picco da tre parti. Sopra la roccia ed avvolto dalla foresta si trova il grande complesso del Santuario che dentro la sua massiccia ed articolata architettura custodisce numerosi tesori di spiritualità, arte, cultura e storia.
Nell'estate del 1224 San Francesco si ritirò sul monte della Verna per i suoi consueti periodi di silenzio e preghiera. Durante la sua permanenza chiese a Dio di poter partecipare con tutto il suo essere alla Passione di Cristo, mistero di amore e dolore. Il Signore lo ascoltò e gli apparve sotto forma di serafino crocifisso lasciandogli in dono i sigilli della sua passione. Francesco divenne così anche esteriormente immagine di Cristo al quale già con il cuore e la vita tanto assomigliava.
L'evento delle stimmate e l'esempio di vita sono il bene più prezioso che Francesco consegna ai frati della Verna. L'impegnativa eredità di San Francesco oltre che coinvolgere personalmente ogni frate diventa anche il principale messaggio che la comunità desidera trasmettere a tutti coloro che visitano La Verna.
Il santuario della Verna si trova sull'Appennino Toscano. Il monte, ricoperto da una monumentale foresta di faggi e abeti, è visibile da tutto il Casentino e dall'alta Val Tiberina ed ha una forma inconfondibile con la sua vetta (m 1283) tagliata a picco da tre parti. Sopra la roccia ed avvolto dalla foresta si trova il grande complesso del Santuario che dentro la sua massiccia ed articolata architettura custodisce numerosi tesori di spiritualità, arte, cultura e storia.
Nell'estate del 1224 San Francesco si ritirò sul monte della Verna per i suoi consueti periodi di silenzio e preghiera. Durante la sua permanenza chiese a Dio di poter partecipare con tutto il suo essere alla Passione di Cristo, mistero di amore e dolore. Il Signore lo ascoltò e gli apparve sotto forma di serafino crocifisso lasciandogli in dono i sigilli della sua passione. Francesco divenne così anche esteriormente immagine di Cristo al quale già con il cuore e la vita tanto assomigliava.
L'evento delle stimmate e l'esempio di vita sono il bene più prezioso che Francesco consegna ai frati della Verna. L'impegnativa eredità di San Francesco oltre che coinvolgere personalmente ogni frate diventa anche il principale messaggio che la comunità desidera trasmettere a tutti coloro che visitano La Verna.
Bagno di Romagna
Il comune di Bagno di Romagna si trova nella valle del Savio, a un’altitudine compresa tra i 339 e 1.500 metri, a circa 50 km da Cesena. Un fatto curioso è che il borgo dista appena 77 km da Arezzo: ciò spiega perché il paese sia stato per molto tempo luogo di sosta dei viaggiatori che, oltrepassando il valico appenninico, passavano dalla Romagna alla Toscana e viceversa. Il Touring Club gli ha assegnato la Bandiera arancione, il vessillo che garantisce la qualità turistica-ambientale
Fino al XIX secolo, il territorio attorno al Monte Fumaiolo, tra cui Bagno, faceva parte della Toscana. Nel 1927 Mussolini fece modificare i confini tra la provincia di Forlì e quella di Arezzo per includere la sorgente del Tevere in Emilia Romagna. Ciò avvenne per chiari motivi di propaganda: l’idea era far nascere il "fiume sacro ai destini di Roma" nella provincia di nascita del Duce.
Bagno di Romagna è un fiorente centro turistico, in virtù delle sue stazioni termali, rinomate in tutta Italia. Ci sono ben tre strutture termali che sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale. Lo Stabilimento Termale Euroterme è il più frequentato, specialmente per via delle piscine esterne apertesia d’estate (anche di sera) sia d’inverno. Le Terme Roseo hanno un centro benessere e la piscina termale (aperta solo agli ospiti dell’hotel). Le Terme S. Agnese. I benefici delle acque di bagno di Romagna erano già conosciute ai tempi degli antichi Romani. Anche sotto il dominio fiorentino spesso ospiti illusti venivano a rigenerarsi nelle piscine della cittadina, tra cui i figli di Lorenzo il Magnifico e lo scultore Benvenuto Cellini. Tutt’oggi si dice che le acque che scorrono in superficie siano quelle raccolte dal suolo durante le piogge cadute circa mille anni fa.
Ma Bagno è famosa per le leggende sugli avvistamenti di gnomi e fatine che, secondo quanto si dice, girano nei boschi intorno a Bagno di Romagna da secoli. Se parlate con gli abitanti del borgo molti vi diranno di avere incontrato uno gnomo almeno unavolta.
Noi in verità ci siamo fermati per mangiare una buona e sana piadina.
Una volta riempito lo stomaco ci siamo messi in viaggio verso casa.

 
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