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Furono i monaci, nel Medioevo ad avviare le prime bonifiche che vennero poi allargate dopo il Duecento dai feudatari. Ma fù in seguito che avvennero i due fatti più importanti per il futuro agricolo di queste terre: nel Quattrocento arrivò infatti dall'Oriente il riso e alla fine del XVI secolo il mais importato dalla Colombia. Le graminacee erano infatti destinate a sconvolgere una terra che la ricchezza di acqua rendeva così adatta a soddisfare le esigenze di queste colture. Una terra paludosa e povera cominciava così a cambiare completamente volto assumendo progressivamente caratteristiche simili a quelle odierne. Si salvò solo la striscia di bosco che correva lungo l'asta del Fiume Ticino.
E fu proprio per salvare questo relitto botanico che le regioni Lombardia e Piemonte decisero, alla metà degli anni settanta, di mettere sotto tutela ambientale la preziosa ricchezza naturale. Nacque così il Parco Lombardo della Valle del Ticino.
In formazione "ridotta" ma sempre pronti all'avventura.
Si parte da Abbiategrasso e percorrendo il NAVIGLIO di BEREGUARDO si giunge al ponte di barche e si risale attraverso un bel sentiero
all'interno del fresco bosco della Zelata tra marcite e lanche stupende.
59Km. Circa.