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Aprile Alessandria Monferrato e zone limitrofe in MTB

Archivio fotografico > 2019
Dal 25 al 28 Aprile: Alessandria, Valenza, Casale Monferrato, Novi Ligure in MTB
Dopo aver caricato il camper partiamo, destinazione villaggio Valmilana in provincia di Alessandria base per i prossimi 4 giorni. Angelo ha configurato 4 percorsi e tempo permettendo non vediamo l'ora di provarli.
25 mattina dovo aver fatto colazione con the, latte e colomba ci prepariamo per il primo dei giri.
Casale Monferrato fra pianura e colline
Un itinerario che ci porta a scoprire, in bicicletta, il Parco del Po e le colline Monferrine. Da Casale Monferrato. Il circuito è un anello di 65 chilometri che attraversa le risaie della piana del Po e sfiora le prime alture del Monferrato, su strade secondarie e facili sterrati. Qui è bandita la noia. Si parte dalla stazione ferroviaria di Casale Monferrato  e si imbocca il viale di fronte per proseguire per le vie del centro e subito lasciarsi conquistare dalla storia di questa città: la Sinagoga, il Duomo, la Torre Civica, il Teatro e il Castello. Tutto vale una visita.
Casale Monferrato è cuore del territorio con le colline Patrimoio Unesco dai caratteristici infernot in pietra da cantone,  specule vinarie sotterranee, tipiche delle case in tufo bianco della Valle Ghenza e del vignalese. Questo percorso, pensato per le famiglie, è tutto in pianura, ma con paesaggi pieni di magia e suggestione. E con imperdibili tappe svago per bimbi e genitori.
Proseguendo per la strada che costeggia il Po, si seguono le indicazioni per la stazione ferroviaria e passato il secondo sottopasso ferroviario, si segue la strada provinciale per Frassineto Po, dove si comincia a familiarizzare con i pioppeti e le vaste distese di mais, di grano e di riso.
Passato Frassineto Po, si prosegue in direzione di Ticineto e Valmacca e oltrepassato per due volte consecutive il Torrente Rotaldo, si arriva in quel di Valmacca, dove si può ammirare il palazzo medievale nella piazza centrale, ora sede comunale.
Lasciato alle spalle Valmacca, si prosegue per Rivalba, paese con le sembianze di una mansio romana, e passato per l’ultima volta il Torrente Rotaldo e costeggiato il paese di Bozzole, si arriva ad un incrocio dove si può ammirare il castello medievale di Pomaro.
Fatta una breve visita al paese e al castello, si seguono le indicazioni per Monte Valenza, dove si arriva dopo aver affrontato una breve ma ripida salita. Qui si può bere alla fontana e ammirare il panorama verso le colline del Monferrato e la piana del Po sottostante. Scendendo in direzione di Valenza e passato il cavalcaferrovia, si svolta a destra dove, nei pressi delle Terme di Monte Valenza,  i più piccini (e non solo loro) potranno ammirare gli animali del minuscolo zoo.
Dopo aver affrontato i saliscendi che separano le Terme da Valenza, si arriva alla città orafa, dove si può girare per le vie del borgo vecchio, curiosando le vetrine delle molte botteghe orafe e ammirando il panorama dalla balconata sita in fondo a Viale Padova, panorama che nelle giornate limpide arriva quasi sino a Pavia. A questo punto si può tornare a Casale Monferrato con il treno oppure attraverso un altro percorso in bicicletta.
Lasciata Valenza e imboccata la provinciale per San Salvatore, poco dopo aver costeggiato la frazione Valparolo, si gira a destra in una strada di campagna che  porterà  a Fosseto, dove si possono visitare i giardini di Villa Genova. Finita la visita e transitati per la frazione Villabella di Valenza, ci si dirige a Giaroleper poi andare a Occimiano: le risaie e gli aironi dominano incontrastati questo tratto di strada. Superato il cavalcavia dell’autostrada si imbocca una strada sterrata a sinistra, che conduce alla strada consortile del canale Lanza che a sua volta, costeggiando il canale, riporta, con uno sterrato di circa 10 chilometri, a Casale Monferrato. Tirando dritto alla rotonda del palazzetto dello Sport, si può visitare, sulla sinistra, la Cittadella Militare di Casale per poi proseguire verso la rotonda di Corso Indipendenza. Si esce alla prima uscita e, passando sotto al cavalcaferrovia, si ritorna alla stazione dei treni per concludere il giro. In tutto circa 65 chilometri.
Dopo una doccia calda ci siamo concessi un momento di  relax aspettando la cena preparata con la solita maestria da Angelo.
26 mattina  la giornata non promette nulla di buono, previsti temporali nel pomeriggio.
Questa volta partiamo direttamante dal villaggio in MTB raggiungiamo Alessandria e andiamo a visitare la cittadella militare, proseguiamo per le vie del centro. Per pranzo un bel KEBAB.
Le nuvole si fanno minacciose, forse è il caso di avvicinarsi verso il campo base. Siamo riuciti a non bagniarci per un pelo. Arrivati al camper dopo pochi minuti a cominicato a grandinare, piovere con tuoni e lampi.
Ne abbiamo approfittato per fare una bella pennica pomeridiana, ci aspetta Mombaruzzo con i suoi fantastici amaretti e per cena Nizza Monferrato.
27 mattina dovo aver fatto colazione con the, latte ,la colomba è finita, ci prepariamo per il terzo giro. Anche questo parte dal villaggio. La gioranta è bellissima la temperatura frizzante le montagne intorno a noi sono imbiancate.
Pedalando lungo il fiume Tanaro
Partendo dalla stazione di Alessandria e percorrendo alcuni km per le vie delle città arriveremo in zona Orti dove, subito dopo avere attraversato il ponte sul fiume Tanaro e svoltato a destra, inizia il suggestivo percorso lungo l'argine.
Dopo pochissimi km arriveremo a Pavone di Alessandria, frazione di Pietra Marazzi, piccolissimo paese delle prime colline del Monferrato da dove sarà possibile godere di un magnifico panorama caratterizzato dalla confluenza dei fiumi Tanaro e Bormida, principali corsi d'acqua di Alessandria. Con sempre il fiume Tanaro alla nostra destra, il tratto che percorreremo a questo punto non sarà più pianeggiante ma squisitamente collinare ed asfaltato, con poco traffico automobilistico.
Una breve salita ci porterà nel giro qualche km nel punto più alto dell'intero percorso e sarà qui che, circondati esclusivamente dalle colline del Monferrato, una sosta sarà assolutamente doverosa vicino al piccolo borgo di Fiondi di Bassignana.
A questo punto, la successiva lunga discesa ci porterà alla prossima tappa: Rivarone ,dove sarà possibile fermarsi all'approdo fluviale sul fiume Tanaro, suggestiva cornice di questo piccolo borgo adagiato sulle sponde del fiume con alle spalle le colline e i ciliegi che caratterizzano questa piccola località.
La strada che da qui a poco percorreremo sarà un breve tratto della provinciale Valenza - Sale che è sempre molto trafficata  e quindi qui sarà necessario porre molta attenzione soprattutto all'altezza del ponte sul fiume Tanaro. Superato questo ponte, ritorneremo nuovamente a percorrere l'argine del Tanaro in totale sicurezza e, la pianura ed il paesaggio fluviale, diventeranno da adesso l'unico ambiente da noi attraversato fino al rientro in Alessandria. Percorrendo circa 2 km di argine arriveremo a Piovera, paese della pianura alessandrina conosciuto per la presenza del bellissimo Castello, una rarità in pianura, costruito nel XIV secolo sotto i Visconti di Milano. Tale struttura fa oggi parte della rassegna Castelli aperti e merita davvero una visita.
Il nostro percorso prosegue nuovamente lungo gli argini, ma prima di arrivare ad Alessandria avremo modo di attraversare ancora due località: si tratta di Lobbi e Castelceriolo, piccoli e caratteristici borghi della pianura alessandrina, legati ancora ad una forte tradizione agricola. Lungo gli argini sarà facile notare la presenza dei tanti aironi tipici di questo ambiente fluviale e , all'altezza del paese di Castelceriolo, i numerosi cartelli turistici marroni ci ricordano come queste zone siano state lo scenario della famosissima ed epica battaglia di Marengo del 14 giugno 1800, battaglia che vide Napoleone sconfiggere definitivamente gli austriaci arrivati alle porte di Alessandria. Da Castelceriolo inizia un tratto di 5 km in aperta campagna lungo l'argine destro del Bormida, secondo fiume di Alessandria, e alla fine di questo tratto ci immetteremo nella SS 10 che da Marengo porta a Alessandria, distante solo 3 km.
Il tratto di SS 10 che percorreremo è sempre molto trafficato e pertanto è richiesta la massima attenzione per concludere il percorso in totale sicurezza. Il percorso si conclude in prossimità della stazione ferroviaria, da dove siamo partiti, e nell'ultimo km, potremo pedalare in totale sicurezza lungo la pista ciclabile all'interno del percorso cittadino. 45 Km. Dislivello pressochè assente 97m.
28 mattina è il giorno della partenza. Ci spostiamo verso Novi Ligure con il camper; da li partirà l'ultimo dei 4 percorsi proposti da Angelo e probabilmente anche il più bello e anche il più impegnativo.
Come sono dolci le terre fra Gavi e Dolcetto
Un anello di 40 chilometri nelle colline attorno a Novi Ligure, tra i vigneti del Gavi e quelli del Dolcetto. Dalla stazione ferroviaria percorriamo via Girardengo, attraversando il centro di Novi; in fondo svoltiamo a destra in via Paolo da Novi e, al semaforo, attraversiamo uscendo dalla città in direzione di Gavi.
Saliamo per circa 1 chilometro su una strada stretta e abbastanza trafficata; la lasciamo svoltando a sinistra in direzione Monterotondo. Dopo km.1,5 (km.3) svoltiamo a sinistra imboccando la strada Castellone, un percorso panoramico tra tenute e vigneti in direzione di Serravalle Scrivia. Al bivio (km.6,5) svoltiamo a sinistra verso Monterotondo, scendendo nel bosco, passiamo davanti alla tenuta LA RAIA, e risaliamo ripidamente per circa un chilometro fino  a Monterotondo (km.10 – m. 315 slm), sede di famose case vinicole.
Procediamo per Gavi  e dopo tre chilometri di saliscendi  arriviamo nel piano scorgendo, in alto sulla destra,
l’imponente forte, fino a incrociare la provinciale da Serravalle per Gavi (km.13). Svoltiamo a destra ed entriamo in Gavi. Oltre al Forte, meritano una visita la chiesa romanica di San Giacomo e la porta medievale. Usciamo in direzione San Cristoforo; svoltando a sinistra sul ponte sul Lemme, intravediamo, in alto, il santuario della Madonna della Guardia. Scendiamo dolcemente lungo la valle e poi iniziamo la salita che in km.1,5 e 100 metri di dislivello ci porta a San Cristoforo (km.19 – m.300 slm) . Prima della fine del paese giriamo a destra in direzione Novi Ligure e poi subito a sinistra sulla bellissima strada del Rondanino, in costa tra i vigneti per circa 5 chilometri fino ad incontrare la strada per Francavilla. Svoltiamo a destra e scendiamo rapidamente; oltrepassiamo il Lemme, entriamo a Francavilla Bisio e imbocchiamo la strada che sale al Castello e poi, in tre chilometri, ci porta a Tassarolo (km.30). Torniamo indietro fino alla chiesetta di San Defendente e svoltiamo a destra per Pasturana, su uno sterrato che fiancheggia i campi da golf e che ci porta alla strada che, in due tornanti, sale al paese, che conserva testimonianze dell’epoca napoleonica. All’uscita del paese, in direzione di Novi,  facciamo una sosta alla antica
pieve di San Martino (VII secolo), bevendo alla fonte (km.35). Procediamo sulla provinciale e in tre  chilometri torniamo a Novi Ligure. In tutto circa 40 chilometri.

Grazie agli amici del sito:piemontebike
 
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