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^ Fasulin de l'òc cun le Cudeghe 2011-29-30-31 Ottobre e 1° Novembre 2011
Nel giorno dei morti c’era usanza nel tempo indietro di andare a lavorare di buon ora, coperti con i tabarri datati, perché, allora si barbellava di freddo e faceva davvero un freddo barbino.
Si andava in chiesa in modo raccolto, si restava un’oretta tutti buoni a ricordare gli amici e i parenti defunti.
Ap pena fuori si andava tutti all’osteria a mangiare ‘cudeghe cui fazulin de l’0c’ perche’ venivano offerti gratuitamente e si beveva del buon vino rosso.
L’oste metteva tutti i suoi ingredienti, li faceva cucinare ore e ore in un un bel condimento , venivano serviti poi in una scodella caldi bollenti ma gustosi che alla fine ci si leccava anche le dita.
Purtroppo ci si era ormai dimenticati del valore della nostra tradizione , che per fortuna un bel di’ ci hanno pensato ‘gli amici dei muri’, gli amici di Pizzighettone.
In un ambiente ‘le mura’ un posto meraviglioso sono riusciti ad arredare con tavoli e banchetti, così che gli appassionati e i golosi del piatto tradizionale sono arrivati qui a mangiare in dialetto.
I fasulin de l’oc cun le cudeghe e’ un piatto buono e se ne mangia di ragione e se poi vi faranno un certo effetto, pensiamo solo ad un capriccio di stagione che potrebbe portare un improvviso temporale!!!
Scritto in dialetto da Piero Bonardi
Tradotto dal cremonese da Mariangela Priori
1/11/2011
Pizzighettone è un borgo di circa settemila abitanti che si trova in Lombardia, nel cuore della Pianura Padana, sul confine tra le province di Cremona e Lodi, attraversato e diviso dal fiume Adda. E proprio il fiume e l'acqua più in generale, hanno caratterizzato da sempre la vita del borgo, un tempo fortezza di cui oggi rimane una imponente cinta muraria. Sul fiume, a pochi metri dal ponte che unisce la borgata di Gera al resto del paese, sorge il "Torrione" all'interno del quale venne ospitato Francesco I re di Francia dopo la sconfitta nella battaglia di Pavia, nel 1525.
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