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Settembre la ciclabile della Val Venosta

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La ciclabile della valle Venosta

Sabato 13
ore 8,30 dopo aver fatto colazione partiamo in macchina per LASA torniamo a sud di circa 20Km.
È da qui che avrà inizio il nostro giro che ci porterà a PASSO RESIA lungo la ciclabile.
Dopo qualche chilometro, un dubbio ci assale, incrociamo un buon numero di Bikers che percorrono la pista in senso opposto al nostro, siamo gli unici a risalire la pista ? Andiamo avanti.
Immersi nei meleti e poi nei vari boschi attraversando paesini da favola saliamo (il dislivello diventa interessante) arriviamo al lago della Muta e dopo pochi chilometri al Lago di Resia dove ci fermiamo per il pranzo.
Ci infiliamo in una festa di paese dove accompagnati da musica locale abbiamo sostituito il nostro panino, preso a Burgusio qualche chilometro prima, con dei Wurstel, patatine e "piccole" porzioni di torta, ottima la birra.
È ora di ripartire, si decide di percorrere la riva destra del lago passando d’avanti a quello che è il simbolo di Resia.
Curon Venosta   è un comune dell’Alto Adige situato a 2.452 metri s.l.m.
Il paese è molto conosciuto per il famoso  Lago di Resia  dalle cui acque s’innalza il campanile romanico appartenuto un tempo alla Chiesa di Santa Cristina. Le vicende che hanno interessato l’antico centro abitato del paese sono strettamente connesse alla presenza del lago, bacino artificiale sorto subito dopo il 2° conflitto mondiale per scopi di energia idroelettrica.
In effetti il centro abitato si trovava proprio nel posto in cui oggi sorge il lago di Resia, un tempo occupato da 163 abitazioni e 523 ettari di terreno coltivato. Non poco fu il rammarico della gente del posto che tentò di rivolgersi persino al papa per scongiurare la realizzazione del lago. Purtroppo ogni tentativo fu invano; il centro abitato di Curon Venosta venne spostato più al nord e quello antico venne sommerso dalle acque. Di quest’ultimo ne è testimonianza l’antico campanile, restaurato solo di recente per rimediare alle numerose infiltrazioni d’acqua. Le sue origini risalgono al XIII secolo ed è piuttosto diffusa quella leggenda che sente ancora le sue campane suonare nelle rigide sere invernali.
Ci è chiaro ,ora, perché all’andata eravamo quasi gli unici a salire. Una discesa lunga chilometri ci accompagna per più di metà percorso.
Una fermata a Glorenza, due spesucce e…
Nuovamente immersi nei meleti con il sole che fa capolino tra le nuvole accentuando il colore delle mele, il profumo è forte, come non cadere nella tentazione di addentare il frutto del peccato… Cogli la prima mela.
Ricarichiamo le macchine, foto ricordo, sono 84 circa i chilometri nelle gambe.
Doccia rigenerante, cena e passeggiatina digestiva, prima di una meritata dormita.
Domenica 14
Ore 9 si parte per Merano, lasciamo le auto(parcheggio sotterraneo del supermercato di Lagundo),
in sella per le vie del centro. Visto l’orario più o meno unanimemente decidiamo di caricare le MTB sul trenino e arrivare fino a Lasa, punto di partenza del giorno prima.
L’idea è quella di ritornare a Merano circa 43 chilometri. Il percorso in buona parte in discesa, costeggiando l’Adige, ci ha permesso di poter percorrere l’intera ciclabile che come già detto parte da Passo Resia e termina a Merano.

Glorenza, situata a 907 m.s.l.m., si caratterizza per le mura medievali, perfettamente conservate,  ed è la città più piccola dell’Alto Adige. Infatti tra la popolazione del luogo sentirete il detto: “La nostra città è talmente piccola che dobbiamo andare a messa fuori dalle mura”.
Glorenza, che fa parte dell’associazione
“I borghi più belli d’Italia”, si trova al centro della val Venosta, sovrastata dal colle di Tarces, noto sito archeologico. Nei suoi dintorni, verso ovest, troverete Tubre in val Monastero, vicina al confine con la Svizzera, mentre verso nord, incontrerete prima Malles, poi il lago di Resia e l’omonimo passo.

Alle porte di Glorenza ci attende la pensione “Erika” Sarà la nostra “base” per i prossimi due giorni.
Sono circa le ore 20, ci accoglie il cuoco che ci invita a sedersi per cenare.

Curiosità

Le principali tipologie di mele della Val Venosta sono:

  • Mela Golden Delicious (da metà ottobre a luglio): la varietà più diffusa, nata già nel 1890, di colore giallo con la caratteristica "faccetta rossa". Il suo sapore è dolce e aromatico;

  • Mela Stark Delicious (da ottobre a marzo): mela croccante, succosa e dolce dalla forma leggermente allungata;

  • Mela Gala (da settembre a marzo): nata nel 1960 essa è caratterizzata da una buccia liscia e da una forma arrotondata. Il colore di fondo è giallo con striature rosse;

  • Mela Pinova (da novembre a maggio): nata in Germania, viene coltivata dal 1986. La sua polpa è compatta, croccante e succosa, il sapore è dolciastro-asprigno;

  • Mela Fuji (da ottobre a metà maggio): nata in Giappone, la sua forma è rotonda leggermente allungata, il sapore è aromatico;

  • Mela Morgenduft (da novembre a maggio): di colore rosso striato, forma rotonda e schiacciata, l’aroma è dolce-aspro.

 
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