27 - 30 marzo pedalando per il Veneto GliAmicidellAngelo
Archivio Fotografico > 2023
1° giorno
Dall'alloggio che era a Mogliano Veneto ci siamo spostati con le auto a "Quarto d’Altino" circa 19 Km.
E' un'importante meta turistica da e per Venezia e si trova in una posizione strategicamente importante per la sua vicinanza con Venezia, Treviso, San Donà di Piave e Jesolo, da ognuno dei quali dista circa 20 Km.
E' immersa in un incantevole paesaggio naturale all’interno del Parco Naturale Regionale del fiume Sile; degna di nota l’area della laguna a Portegrandi che conquistò con la sua bellezza anche lo scrittore Hemingway.
Inoltre, il paese confina con la laguna di Venezia nella località di Portegrandi, da cui è possibile dirigersi verso le isole Veneziane.
Abbiamo percorso la pista ciclabile che arriva fino a Jesolo. Molto bella, natura incontaminata molti e bellissimi salici piangenti.
A metà percorso siamo stati attratti da un cartello: assaggio succo di uva fragola e salumi d'oca!
Detto fatto eravamo già con le gambe sotto il tavolo. Tutto molto buono!
Km. totali 80.
Avrebbero dovuto essere circa 60 ma abbiamo proseguito fino ad Eraclea per vedere la foce del Piave.
2° giorno:
Sempre da Mogliano Veneto ci siamo spostati con le auto a Chioggia, circa 50 Km.
La gita consisteva nel spostarci col battello e con le bici sull'Isola di Pellestrina-Lido. Patrizia ed Ugo non l'avevano ancora vista ma noi, Angelo e Stefy la conoscevamo già. Giornata stupenda, pochi turisti quindi abbiamo vissuto l'isola con grande tranquillità.
L’isola di Pellestrina rappresenta una delle isole che, con il suo litorale, divide la laguna di Venezia dal mar Adriatico; verso il mare aperto, la sua costa è protetta da una diga, che costituisce i cosiddetti Murazzi, eretti per difendere l’isola dall’erosione.
Pellestrina è lunga circa 11 km, e sembra la continuazione naturale dell’isola del Lido; ha una larghezza variabile tra qualche decina a 1200 m circa. Abbiamo visto il famoso "Mose": opera ingegneristica che difende Venezia dall'acqua alta.
Il paese è suddiviso in piazzette, stretti vicoletti e case colorate.
Km. totali 60.
3° giorno:
Lasciate le auto a "Quarto d'Altino", questa volta percorriamo la pista del fiume Sile verso nord, destinazione Treviso.
Percorso storico-paesaggistico. Prima di arrivare a Treviso incontriamo l'antico Cimitero delle barche da trasporto merci che navigavano appunto sul Sile, chiamate "Burci". Arrivati a Treviso percorriamo le "Mura" storiche della città.
Nella parte nord è possibile usufruire di una bella passeggiata tra gli alberi. Ottime per relax e per attività sportive.
Panorami molto belli, soprattutto sopra il canale Botteniga che entra a Treviso.
Stefano ci segnala di andare a vedere la famosa " Fontata dee tete", fontane delle Tette che una volta distribuiva gratis vino
rosso e bianco.
È il 1559 quando il podestà della Repubblica di Venezia in seguito a una forte aridità che colpì la città e la campagna circostante ordinò di costruire una fontana in marmo dall’aspetto singolare: il corpo spoglio di una donna a mezzo busto il cui abbondante seno era strizzato dalle mani della statua stessa. Ma alla decisa stretta sui capezzoli che sicuramente era fonte di attrazione per i passanti si aggiunge una novità alquanto particolare, vino rosso e bianco fuoriusciva rispettavamente da una e dall’ altra mammella della donna ristorando così i viandanti.
Ogni autunno per festeggiare l’elezione di un nuovo podestà la fontana stillava l’antica bevanda gratuitamente per tre giorni trasformando così quello che era un rito in una vera e propria tradizione protatasi fino alla caduta della Serenissima della Repubblica di Venezia nel 1797.
Km. totali 60.
4° ed ultimo giorno
Spostiamo macchine e bagagli vari a Treviso. Percorriamo la ciclabile Treviso-Ostiglia ed arriviamo fino al Ponte sul Brenta.
Pista in fase di completamento, su vecchio tracciato della ferrovia militare.
La ferrovia è stata costruita a partire dai primi del 1900 per esigenze militari, completata nel 1941 e utilizzata durante la seconda guerra mondiale per spostare mezzi militari e deportare ebrei nei campi di concentramento. Nel 1944 la linea fu bombardata dagli alleati e non fu più riattivata. Dal 2005 si sta progressivamente costruendo l'itinerario, che sarà lungo 118 km una volta completato. A metà percorso pausa caffè in un minuscolo ristoro, gestito da una persona molto socievole che ci ha raccontato appunto la storia di quesa ciclabile.
Km. totali 65.
Archiviamo anche questa uscita con i suoi 265 Km e 4 giorni di pedalate per il magico Veneto.
Grazie ad Angelo che aveva organizzato di mangiare tutti da lui perchè la nostra cucina era inutilizzabile!
Alla prossima Soci e con la speranza di vederci tutti !
Ciao.
Lunedì 27 marzo
Martedì 28 marzo
Mercoledì 29 marzo
Giovedì 30 marzo